Fela Kuti - Beasts Of No Nation (1989) cover

Rendersi indipendenti non è un atto immediato. Un lungo percorso di ragionamenti ben fatti e calcoli precisi, mosso da una più ampia visione delle cose, generano e accompagnano il processo che porta all’Indipendenza:

lo sconvolgimento di usi e costumi , mode e abitudini, atto a instaurare un nuovo corso sociale o politico, religioso o nazionale, il cui racconto plasmerà e accompagnerà nel tempo memoria e storia delle comunità che la compiono. Un percorso che risponde al nome di Rivoluzione.

Questa narrazione è sì mossa da impulsi lirici e descrittivi, ma ha l’obiettivo di fare da memoria storica e sociale, vuole essere un invito alla meditazione filosofica e al continuo tirocinio del sognare e del credere, lontana dai concorsi accademici e dalla pratica dell’ozio, rivolta al desiderio di conoscere e crescere.

Una narrazione di fatti ritenuti decisivi e originari, densi di gesta memorabili e ricchi di significati, popolati da figure eroiche e tragiche. Storie mitizzate, poste come l’inizio di tutto, o almeno come l’inizio di qualcosa di nuovo, laddove nasce una storia.

Storie eroiche, storie tragiche, storie di rivoluzioni.

Storie eroiche e tragiche, come quella di Mata Hari, che dopo aver rivoluzionato i canoni di bellezza del primo ‘900 in Europa, viene giustiziata per tradimento della patria, il 15 ottobre 1917.

Storie di Rivoluzioni, come quella di Fela Kuti, inventore e pioniere dell’Afrobeat che ha segnato il corso della musica mondiale e influenzato generazioni di compositori, lottato per i diritti umani e rivoluzionato la visione sessista e omofoba tipica di alcune culture africane, in quanto figlio di una famosa attivista femminista nonché prima donna nigeriana ad avere la patente, nato il 15 ottobre 1938.

Storie di popoli, comunità senza una terra, un’eredità culturale e, per assurdo, senza una storia scritta, e della loro lotta per dotarsi di un’identità, di un’indipendenza, come quella del Black Panther Party, fondato il 15 ottobre 1966.

Storie come altre mille, più lontane e o vicine. Storie cicliche di crisi, rivoluzioni, indipendenza. Storie di ambizioni, di rivolte, di rabbia incontenibile. Storie di giovanissimi che forse si erano abituati ad avanzare e indietreggiare, respirare in mezzo ai gas lacrimogeni. Storie di date e tempi che si ripetono e che sono destinate a cambiare le cose.

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